giovedì 4 settembre 2014

RECUPERO ENERGETICO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI ED INDUSTRIALI

    
I naturali processi di decomposizione dei residui organici presenti nei rifiuti indifferenziati smaltiti in discarica producono biogas e liquami (percolato).
Questa  gestione  indifferenziata  dei  rifiuti,  oltre  alle  ovvie  conseguenze d’impatto ambientale, ha prodotto nel tempo, malattie e gravi lamentele delle popolazioni site nelle vicinanze delle discariche.
Per risolvere il problema della gestione dei Rifiuti Solidi Urbani, è stata messa a punto una soluzione tecnologica semplice quanto efficace:
la trasformazione della RSU in “bricchette igienizzate ad alta densità”, con una riduzione del peso iniziale fino al 50% e del volume fino al 70% rispetto alla stessa quantità che viene normalmente conferita in un qualsiasi analogo impianto di trattamento rifiuti o conferita e compattata in una discarica.
Essendo igienizzate e non igroscopiche, le bricchette non sono attaccabili dai germi e dai batteri e possono essere facilmente stoccate e utilizzate per produrre un gas pulito (syngas) da utilizzare nel processo di “bioconversione gassificata” per generare energia termica ed elettrica.
Con questo processo i fumi di combustione (marmitte cogeneratori) sono puliti ed in quantità molto inferiore rispetto ad un qualunque altro impianto di incenerimento o di gassificazione.
La proposta tecnologica prevede di effettuare la trasformazione ed il recupero energetico dei rifiuti solidi urbani provenienti sia da raccolta differenziata che indifferenziata della RSU in impianti di piccola taglia dimensionati ed asserviti esclusivamente al nucleo cittadino produttore dei rifiuti.
La soluzione prevede la creazione, nelle vicinanze dell’abitato, di “Centro di Ricezione e Primo Trattamento della RSU o CRP in cui avverrà il processo di pretrattamento, selezione materie riciclabili e trasformazione dei rifiuti in “Combustibile Solido Secondario” CSS (rif. DM 22/2013) prodotto “mattonellato”, sanificato ed inodore; il CSS è immagazzinabile su palletts e facilmente trasportabile con normali automezzi ed eventualmente  vendibile  come  ottimo  combustibile  per  la  quantità  eccedente  il consumo previsto nel CRP. Il Combustibile CSS prodotto verrà utilizzato direttamente in un avanzato impianto di bio-conversione gassificata ad altissima temperatura atta a creare un gas di sintesi in quantità e qualità tale da essere utilizzato quale combustibile ideale  per  turbine e/o  per  cogeneratori funzionati con  motori endotermici per  la produzione di energia elettrica e termica.
Come facilmente intuibile la soluzione indicata migliora sensibilmente l’impatto ambientale   dato   il   minor   inquinamento  prodotto   dagli   automezzi   per   la movimentazione della RSU in quanto saranno ridotti di numero, causa i minori percorsi che essi dovranno effettuare.
In sito CRP per la lavorazione e trasformazione in energia.
Il processo si identifica in un ciclo completo che:
-        inizia con la trasformazione del rifiuto in ingresso all’impianto in un materiale sanificato e combustibile;
-  prosegue  con  la  formazione in  camera  di  combustione di  vapore  mediante  la combustione del syngas
- termina con la produzione di energia elettrica mediante l’impiego di una turbina e di una speciale post-turbina (ideazione proprietaria) che offre i vantaggi di produrre ulteriore energia elettrica anche con fluido alla temperatura di condensazione del vapore. Questa soluzione è particolarmente interessante poiché permette di evitare l’installazione di un ingombrante impianto di  condensazione e quindi un risparmio sugli autoconsumi elettrici.

lunedì 27 gennaio 2014

Gassificatori a cippato: Una ottima soluzione

I gassificatori a cippato sono una ottima soluzione per produrre energia. Oramai le tecnologia sono molteplici. Vi sono gassificatori che producono syngas e gassificatori che producono vapore. Inoltre quasi tutti sono in grado di gassificare questo tipo di materiali:
• paglia, pula e stocchi;
• fieni e trucioli da lettiera ed effluenti zootecnici (ad esempio letami di allevamento)
• residui di campo delle aziende agricole e sottoprodotti derivati dall’espianto;
• sottoprodotti derivati dalla lavorazione dei prodotti forestali e dalla gestione del bosco;
• potature, ramaglie e residui dalla manutenzione del verde pubblico e privato.
• sottoprodotti della trasformazione del pomodoro (buccette, ecc.);
• sottoprodotti della trasformazione delle olive (sanse, sanse di oliva disoleata);
• sottoprodotti della trasformazione dell’uva (vinacce, graspi, ecc.);
• sottoprodotti della trasformazione della frutta (noccioli, gusci, ecc.);
• sottoprodotti derivati dalla lavorazione del risone (farinaccio, pula, lolla, ecc.);
• sottoprodotti della lavorazione di frutti e semi oleosi (pannelli di germe di granoturco,
lino, vinacciolo, ecc.);
• pannello di spremitura di alga;
• sottoprodotti della torrefazione del caffè e sottoprodotti della lavorazione della birra.
• sottoprodotti della lavorazione del legno per la produzione di mobili e relativi
componenti ed altri oggetti in legno.

Questa tipologia di gassificatori sono particolarmente indicati per risolvere le problematiche energetiche in termini di produzione di energia elettrica e di calore delle seguenti tipologie di aziende:
• Aziende di produzione pellet
• Industrie agroalimentari
• Distillerie, aziende vinicole e olearie
• Aziende di produzione laterizi
• Concerie, tintorie e lavanderie industriali
• Macelli, caseifici, pastifici e torrefazioni
• Strutture alberghiere, agriturismi e altre strutture ricettive
• Allevamenti, fungicoltura e altre colture in serra
• Centri sportivi, palestre, piscine e centri benessere
• Case di cura, ospedali e case di riposo
• Supermercati e centri commerciali
• Segherie e centri di essiccazione del legno
• Depuratori di acque civili e industriali
• Teleriscaldamento per uso residenziale

Chiedici informazioni scrivendo una email a info@tradewest.it